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Recensioni

  • 22_3_2017 - Femminismo e anarchia recensito su Tuttomondonews
    Il libro di Emma Goldman "Femminismo e anarchi"a è stato recensito, da Benedetta Pratelli sulla rivista on-line Tuttomondo


    SCHEDA: Femminismo e anarchia
  • 1_1_2011 - "Femminismo e anarchia" su DEP. Deportate, Esuli, Profughe
    Adriana Lotto recensisce "Femminismo e anarchia" di Emma Goldman (a cura di Bruna Bianchi) sul numero 15 della rivista telematica «DEP. Deportate, Esuli, Profughe», del gennaio 2011:
    Si tratta di cinque saggi riediti con nuova cura e in traduzione rivista di cinque saggi e di due articoli inediti, introdotti da Bruna Bianchi che si sofferma sui tratti più salienti del pensiero dell'anarchica femminista ebrea, originaria della Lituania ed immigrata giovanissima in America, e sulla scarsa o riduttiva considerazione che esso ebbe, prevaricato come fu, sottolinea Bianchi, dalla prorompente vitalità e dall'indefesso attivismo di Goldman, complice anche la sua autobiografia. È sulla falsariga di quella, infatti, che furono condotti i primi studi, a partire da quello di Richard Drinnon del 1961, il quale escluse perentoriamente che "fosse una pensatrice politica e sociale di rilievo". Semmai una divulgatrice di teorie altrui. Soltanto negli anni Settanta, il movimento femminista scoprì e rivalutò, sotto la spinta dei tempi (contestazione studentesca, movimento contro la guerra), il pensiero di Goldman rinvenendone le matrici culturali, europee e americane. [...]
    DEP. Deportate, Esuli, Profughe

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    SCHEDA: Femminismo e anarchia
  • 30_3_2010 - "Femminismo e anarchia" su Cenerentola, mensile libertario
    Diciamocela tutta, esistono autori e "maestri" palesemente inflazionati, i cui libri languono negli scaffali di librerie, circoli e laboratori per anni e anni (me ne ricordo uno di Bakunin, qualche anno fa, che ormai era quasi diventato un fossile), e ne esistono invece altri che per la scarsa reperibilità di testi o per l'incisività ed attualità del loro pensiero trovano nel pubblico sinceri estimatori tanto da mandare esaurite tutte le copie in tempi ragionevoli.
    Emma Goldman (1869-1940) ricade nella seconda categoria, e leggendo questo libro si capisce anche il perché: gli articoli qui pubblicati mostrano una mente affilata ed eclettica, sicuramente ideologizzata ma sempre pragmatica, intellettuale acuta ma anche trascinatrice e grande oratrice militante.
    Il pregio del volumetto in analisi è soprattutto quello di mostrare a grandi linee un pensiero compiuto di teoria ed azione, in cui le classiche roboanti sparate a cui molti "maestri" erano avvezzi sono assenti. Un pensiero nitido volto all'emancipazione dell'individuo come artefice della società, in cui la dimensione umanista è il punto di partenza per una critica forte al perbenismo borghese e ai luoghi comuni imposti dal potere che incatenano l'essere umano. Questa fu la base su cui si sviluppò il femminismo rivoluzionario di Emma Goldman in cui emancipazione non significa diritto a detenere la patente dell'imbecille (scheda elettorale n.d.a.), capacità organizzativa non significa creare comitati per mendicare diritti in una società basata sulla prevaricazione; il femminismo rivoluzionario di Emma fu prima di tutto basato sulla necessità di creare spazi di azione, in cui la donna potesse autodeterminarsi tanto a livello materiale, quanto a livello psichico e spirituale. Purtroppo, e tanto per non cambiare, il pensiero di chi vuole cambiare radicalmente lo status quo finisce sepolto dalla meschinità del potere… Ma si! In fondo ci rimane il femminismo dell'altra Emma, la Bonino intendo, un femminismo ormai anomico e in crisi sorpassato a destra dalle veline e a sinistra dai trans: chi pensa di cambiare il sistema finisce fagocitato dal sistema.
    cenerentola

    SCHEDA: Femminismo e anarchia
  • 24_4_2009 - "Femminismo e anarchia" su www.ilfogliaccio.com
    La "rossa" del femminismo
    di Federica Manetti
    Emma Goldman, soprannominata "Emma la rossa", donna prima di tutto, ebrea e militante anarchica è l'autrice dei saggi (alcuni mai tradotti prima) contenuti in questa nuova antologia proposta dalla casa editrice pisana BFS edizioni. Un piccolo volume che racchiude in realtà al suo interno temi importanti a partire dal concetto generale di anarchia come fondamento per una società libera e indipendente. É però nel proseguo del testo che si rivela il vero cuore di questo libro che si snoda attraverso temi ancora fortemente attuali come il suffragio femminile, la prostituzione, la sessualità, il matrimonio, la gelosia, e trattandoli in maniera esplicita, con estrema chiarezza e anche con una certa semplicità capace di catturare l'attenzione del lettore.
    L'autrice, russa di nascita, ma emigrata a soli 16 anni negli Stati Uniti, diventò anarchica in ambiente americano in seguito alle forti repressioni che a quel tempo venivano fatte sul movimento anarchico e si presentò inoltre come una pioniera, sfidando l'opinione corrente sulla figura della donna nella società.
    Le sue idee, rivoluzionarie per il tempo, ruotano intorno alla convinzione che il mutamento sociale globale parta dalla capacità dell'individuo di conquistare la libertà di scelta ed azione in tutti gli aspetti della vita, a partire dalla dimensione privata; la maternità, ad esempio, viene concepita come libera scelta da parte della donna che deve, così liberarsi dagli schemi oppressivi di uno Stato che la vuole costretta nel ruolo di madre e moglie al servizio della sua famiglia. Tali ideali, assolutamente innovativi, partono dal presupposto che la donna stessa sia l'autrice della sua emancipazione totale, in quanto "bisogna che la donna capisca che la libertà potrà arrivare fino a dove arriva la sua forza di conquistare la propria libertà".
    Il fogliaccio

    SCHEDA: Femminismo e anarchia
  • 27_3_2009 - "Femminismo e anarchia" su Aut Aut
    Resoconto dell'iniziativa del 26 marzo a Pisa, presso la Casa dello Sudente Fascetti.
    (...) Come ha ampiamente illustrato nell'intervento di apertura la Professoressa Bruna Bianchi, docente dell'Università Cà Foscari di Venezia, curatrice della nuova edizione, la Goldman assume una posizione rilevante all'interno della lotta e del pensiero femminista anche per la centralità che essa riconosce alla presa di coscienza di sé che le donne devono compiere nel percorso sofferto verso l'emancipazione e la liberazione dall'oppressione maschile (...).
    Associazione culturale Aut Aut

    SCHEDA: Femminismo e anarchia
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