1922-2022 Comasco Comaschi. Anarchico assassinato dai fascisti. Incontro/dibattito

May 18, 2022

Cascina, Biblioteca Comunale P. Impastato - Comune di Cascina, Biblioteca F. Serantini, Famiglia Comaschi, ANPI, Associazione Controcanto, ANPPIA, Società operaia, Liceo artistico, Pubblica assistenza, Archivio storico fotografico

19 marzo ore 16, 2022 - Incontro dibattito

Comasco Comaschi

Biblioteca Comunale Peppino Impastato

Programma:

saluti delle Autorità
Michelangelo Betti, sindaco di Cascina
Alessandra Nardini, assessora regionale

Brani dal romanzo “Gli Squadristi” di Manlio Cancogni
lettura a cura di Andrea Giuntini

Canti anarchici  cura di Controcanto pisano

Movimento operaio e lotte sindacali nella provincia di Pisa tra il 1919 e 1922
Massimiliano Bacchiet, Biblioteca Franco Serantini Issoreco

Fascismo e antifascismo nella provincia pisana: l'assassinio di Comasco Comaschi
Franco Bertolucci, Biblioteca Franco Serantini Issoreco

Il processo ai responsabili del suo assassinio e la memoria di Comasco Comaschi nel 2° dopoguerra
Francesca Gori, insegnante

in ricordo di Comasco Comaschi Leandro Comaschi

Il 19 marzo del 1922 alcuni fascisti uccidevano con un colpo di arma da fuoco il maestro ebanista Comasco Comaschi, anarchico. A cento anni da quell’evento, il Comune di Cascina, la famiglia Comaschi, la Pubblica Assistenza, l’Anpi, la Biblioteca Franco Serantini, la Società Operaia, l’Associazione Controcanto pisano, l’Archivio storico fotografico di Cascina, l'Anppia e il Liceo artistico vogliono ricordare la figura di Comasco Comaschi attraverso letture, canzoni, ricostruzioni storiche, fotografie, visite agli attrezzi da lavoro.
Morto a soli 26 anni, era molto conosciuto e stimato in città: tra i promotori della Pubblica Assistenza, insegnante nella rinomata Scuola d’Arte, Comasco Comaschi era il riferimento degli Arditi del popolo locali, organizzazione che cercava di contrastare il nascente squadrismo. Il giorno successivo alla sua morte tutti i negozi di Cascina chiusero a lutto, la città intera partecipò al dolore. i funerali furono l’ultima manifestazione libera in città prima dell’avvento della dittatura.

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