Come Biblioteca Franco Serantini Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa esprimiamo la nostra più sentita vicinanza e solidarietà all’Istituto storico della Resistenza di Pistoia di fronte alle gravi offese subite lo scorso 12 maggio durante il Consiglio comunale di Pistoia.
L’Istituto di Pistoia ha sempre svolto un egregio lavoro di ricerca e divulgazione storica nella provincia e non solo, proponendo un programma di iniziative pubbliche di alta qualità, ricostruendo e raccontando alla cittadinanza aspetti di grande rilievo scientifico e civile sul passato della città e della società italiana, collaborando costantemente con le istituzioni e gli enti locali.
In linea con questa tradizione, l’Istituto ha accettato di dare il proprio contributo presso la Commissione Cultura del Consiglio comunale di Pistoia, invitato insieme alla Società pistoiese di Storia patria a discutere di una mozione “sulla decolonizzazione e sui luoghi della memoria coloniale a Pistoia” proposta dalla minoranza. I due enti hanno dato i loro pareri scientifici.
Nella discussione in Consiglio comunale dai banchi della maggioranza è stato però affermato che l’Istituto storico della Resistenza non sarebbe titolato a fornire un supporto culturale al Consiglio comunale, in quanto ente propagandistico che non darebbe informazioni adeguate, ma solo informazioni elaborate “ad hoc”. Le persone che coordinano l’Istituto - è stato detto - avrebbero un’impostazione culturale non obiettiva. Si è arrivato a dire che “non sono storici, ma personaggi locali che si improvvisano tali e hanno un richiamo ideologico più che culturale”. La Società di Storia patria pure è stata ritenuta inaffidabile, poiché nel consiglio avrebbe componenti con una connotazione di appartenenza politica.
In quanto studiosi/e e divulgatori/trici di storia, come membri della rete degli Istituti storici della Resistenza, siamo rimasti colpiti da queste gravi dichiarazioni, che ledono un’attività preziosa e generosa di cultura storica. Ci associamo dunque all’Istituto nazionale Ferruccio Parri nel respingere «con fermezza prese di posizioni tese a negare il carattere scientifico delle attività» degli Istituti storici della Resistenza, «nonché delle persone che vi si impegnano». Anche noi esprimiamo «solidarietà e pieno sostegno all’Istituto, al suo Direttore, e alla Società di Storia patria, riaffermando il valore esclusivamente scientifico, scevro da qualsiasi finalità politica, delle loro attività».
BFS ISSORECO